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1689. Francesco Sforza a Manfredo da Forlì 1451 settembre 25 Lodi

Francesco Sforza, avendo bisogno di circa 30 nuovi carri, vuole che Manfredo da Forlì gli faccia sapere di quanti ne dispone subito e in quanto tempo ne potrebbe avere altri e a quale prezzo e che ognuno sia fornito delle catene da "timonzello", anche delle quali intende sapere il prezzo.

[ 335r*] Manfredo de Forlivio.
Perché haveressemo de bisogno de vinticinque o trenta carri novi, facti como sonno quelli de quella città, che conduchono quelle songhe de legne et quelli boni carichi da Po in la terra et che fosseno boni et forti et ben ferrati et de legname secho et refacto, et se fosse in eo qualche cosa più fermi deli predicti, non ce curaressemo, quali voressemo adoperare al nostro castello de Porta Zobia per condurre pietre, legni et altre carichi gravi et linzere, como è da bisogno, né sappiamo donde li possiamo havere così presto, né così in perfectione quanto lì. Pertanto volemo che, recevuta questa, intervegni de sapere lì da tucti quelli li fanno quanti ne poteriano havere al presente deli facti et, quelli li restassero, in quanto tempo li haveressemo et vedi de fare et componirte del pregio; et subito de tucto ne avisa tanto de quelli trovaray facti, quanto che del termine voriano in far l'altri, avisandote che li vorressimo più presto hogi che domani; et similiter del pregio del'uno et che sopratucto siano boni et forti como habiamo dicto, facendo fare anchora tante catene da timonzello, quanti seranno carri et quello costeranno, similiter ce scriveray. Haveressemo anchora a caro essere da ti avisato quanto hay sequito fine nel presente del facto deli zendoni per lo ponte, et quanti ne hay incantati lì et tucto siché scriveracene per toa littera. Data Laude, ut supra.
Andreas Fulgineus.