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170. Francesco Sforza al referendario di Alessandria [Lancillotto Bossi] e alla comunità di Felizzano 1451 gennaio 30 Lodi

Francesco Sforza comanda al referendario di Alessandria che i dazieri non abbiano a molestare gli uomini di Castellazzo per pagamenti non dovuti.

Referendario Alexandrie (1).
Se gravano l'homeni nostri dal Castellazo che li datieri de quella nostra città gli minazano volergli molestare per cagione deli avantagii deli datii del'anno passato, che non ne pare iusto né ragionevole, perché nuy facessemo fare l'incanti deli datii non perché fussero deliverati, ma perché se bonificasse la Camera nostra per le compositione eravamo per fare cum la dicta terra del Castellazo et l'altre. Siché, per la compositione sequita et perché li datii non forono deliverati, non sonno obligati li dicti del Castellazo ad pagare li avantagii. Ordina aduncha che per dicta cagione (a) non siano agravati né molestati et ita che più per questo non habiamo rechiamo. Laude, penultimo ianuarii 1451.
In simil forma scriptum fuit pro hominibus Felizani, loco et die ut supra.
Cichus.


(a) cagione scritto su avantagii depennato.

(1) Identificato come Lancillotto Bossi (cfr. SANTORO, Gli uffici, p. 530).