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1711. Francesco Sforza a Beltrame da Varese 1451 settembre 27 Lodi

Francesco Sforza scrive a Beltrame da Varese, ad Ambrogio da Longagnana e a Lorenzo de Agogno di restituire ad Ambrogino Brambilla le cavalle e la roba toltegli.

Beltramo de Varixio, Ambroxio de Longagnana et Laurentio de Agnono.
Sapeti la roba che altra volta ti, Ambroxino da Longagnana, et le cavalle che tolisti ad Ambrosino da Brambilla et may non hay voluto observare lettera che ti habiamo scripto sopra questo facto. Immo tu ha detratrato questo povero homo et factogli el pegio che hai saputo et possuto et cossì vuy altri. La qualle cosa quanto habbiamo havuta ad malle non te lo potessimo may dire né scrivere. Il perché volimo et ne comandiamo che per quanto haveti cara la grazia nostra, remossa ogni exceptione et contradictione, gli faciati restituire le dicte cavalle et ogni altra cossa che gli fosse stata tolta, che no gle manche tanto che vaglia uno pontale de stringa, per quanto haveti cara la gratia nostra. Data Laude, xxvii septembris 1451.
Cichus.