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1715. Francesco Sforza al Regolatore e ai Maetri delle entrate 1451 settembre 28 Lodi

Francesco Sforza ordina al Regolatore e ai Maetri delle entrate che si osservino i privilegi dati a Franchino Rusca, cui sono stati concessi i dazi della mercanzia, la dogana, carni e bestie forestiere condotte e distribuite nella pieve di Travaglia.

Regulatori et Magistris intratarum.
Concedessimo, overo confirmassimo al principio del'anno presente al magnifico conte Franchino Ruscha ch'el podesse conseguire dalli dacieri et traverseri, che stano in la pieve de Travaglia, li datii della mercancia, doana, grasse et bestie forestiere per le cose che se conducesseno et dispensasseno in la dicta pieve, et non per le altre che fosseno conducte altroe, como appare per nostre littere date a Mediolano dì xxviii d'aprile del'anno presente, et perché luy se lamenta che gli voleno essere tolti alchuni denari, quali rescossi l'anno passato per casone delli dicti datii, dicimo che questo non ne pare honesto, perché gli era licito a farlo per li suoi privilegii, quali erano larghi et ampli. Et però ve commettiamo et volimo che, da kalende zenaro passato indreto, gli observati li soy privilegii veghii, et contra la disposicione d'essi non gli attentati cosa alchuna. Et da lì inanze exequati quello se contene in le nostre littere dicte de sopra, senza diminucione ni contradictione alchuna. Laude, xxviii septembris 1451.
Cichus.