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1720. Francesco Sforza a podestà, consoli, comune e uomini di Robecco 1451 settembre 29 Lodi

Francesco Sforza ordina a podestà, consoli, comune e uomini di Robecco di prestare debita obbedienza a Leonardo da Pietrasanta, inviato lì per la cura e la preservazione di quel luogo dalla pestilenza.

[ 342r*] Potestati, consulibus, comuni, hominibus Robechi.
Perché summamente desideramo che questo loco de Rebecho sia preservato sano da questa pestinentia et deliberando metterli persona idonia et sufficiente, la quale habia cura de questa cossa, ne siamo recordiati dela sufficientia et solicitudine de Leonardo de Petrasanta, nostro dilecto citadino milanese. Dela qual confidandose, per la presente nuy lo deputiamo ala cura dela conservatione de quello loco cum auctorità, arbitrio, balia et possanza de mandare, fari et mettere ogni ordine che luy parirà necesario per la conservatione de questo loco et de potere punire, condemnare et mulctare ciaschaduno inobidiente et contrafaciente ali ordini messi et chi se metterano per l'advenire per la conservatione de quello loco et cum hoc, tamen, ch'el dicto Leonardo non possa procedere ala exsecutione (a) de condemnatione alcuna ch'el facesse per questi, vissi cum participatione et consentimento de ti, potestati. Et pertanto volemo et ve comandemio a vuy homini li debiati prestare debita obedientia et exequire (b) quanto per esso serà ordinato sopra ciò et ti, podestà, darli ogni adiuto et favore per lo quale possa conservare in sanitade quello loco quanto ala persona nostra propria et facti che in questo non intervegna manchamento alcuno, per quanto aveti carra la gratia nostra. Data Laude, die xxviiii septembris 1451.
Iohannes.


(a) ex di executione in interlinea.
(b) Segue tanto depennato.