Registro n. 4 precedente | 1723 di 1893 | successivo

1723. Francesco Sforza a Giovanni da Milano 1451 settembre 29 Lodi

Francesco Sforza scrive a Giovanni da Milano di aver saputo della morte di Luigi da Pietrasanta e di alcuni provvisionati ammalati nel castello di Milano. Vuole che si separino i sani dagli ammalati e dai sospetti. Per la sovvenzione di denaro, il duca risponde che lo farà dare quando verrà a Milano, ma ha fatto già dare del pane e del vino.

Iohanni de Mediolano.
Siamo avixati per Domenico da Petrasanta et Francischo de Senna che de presente è morto Aluysio de Petrasanta, nostro provixionato, et de alcuni altri amalati nel nostro castello de Milano, deli quali molto ne rincrese et volimo et comitimo che tu provedi de mettere quelli che sono sani nela torre maystra, separandoli dali altri che fosiro suspecti o amalati, in modo che per contagione non vengnano ad infectarsi l'uno per l'altro. Et perché ultra ziò ce richedeno subventione de dinari, dicemo cussì, como tu debe sapere, che gli facemo dare dinari quando venirino là, et ultra ciò gli havimo facto darre del pano et del vino, cossa che non havimo facto dare ali altri. Nondimeno nuy vederimo de provedergli quanto poterimo et cussì gli dirai, per parte nostra, et gli confortarai per parte nostra ad stare de bona voglia et atendere a bona guarda che gli provederimo e bene. Date Laude, die xxviiii septembris 1451.
Cichus.