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1727. Francesco Sforza scrive ai referendari e ai tesorieri di Parma e di Piacenza 1451 settembre 30 Lodi

Francesco Sforza scrive al referendario e al tesoriere di Parma di voler accogliere onorevolmente il cardinale Andeganense e di provvedere pertanto alle spese necessarie per la venuta del suddetto cardinale.

[ 343v*] Referendario et thexaurario Parme.
Venendo de presente ale parte de qua el reverendissimo monsignore cardinale Andeganense, al quale vogliamo che in quella cità et per tutte le terre nostre sia facto honore quanto sia possibile, mandiamo lì da vuy ser Andrea da Foligno, nostro canzellero, presente exhibitore informato della voluntà nostra circha le spese se hanno ad fare et cose bisognano per la venuta d'esso reverendissimo monsignore cardinale. Pertanto volimo che dando in ogni cosa piena fede ad esso ser Andrea, debitati fare et exequire tutto quello ve comandarà et ordinarà, quanto se noy ve lo commandassimo a bocha, butando fuora quelli denari et facendo tutte quelle spese ve dirà el dicto ser Andrea, quale mandiamo lì per questa casone. Laude, xxx septembris 1451.
Franciscus Sfortia Vicecomes manu propria subscripsit.
Cichus.
In simili forma ut supra referendario et thexaurario Placentie.