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1806. Francesco Sforza ai Signori di Ancona 1451 ottobre 16 Belgioioso

Francesco Sforza assicura i Signori di Ancona di aver ricevuto la comunicazione che il loro comune rende garante Dionisio de Zohanne per i 650 ducati. Si scusa per non aver corrisposto il denaro, come si conviene, alla loro liberalità, perché oppresso da infinite spese; intende, però, soddisfarli con le entrate del prossimo anno.

[ 358v*] Dominis Anconitanis.
Havimo recevuto una vostra, data al'ultimo del passato, et inteso quello ne scriveti de quelli seycentocinquanta ducati per li quali el vostro comune se obliga per noy a Dionisio de Zohanne, vostro cittadino. Respondendovi dicimo che l'animo et voluntà nostra è de recognoscere la vostra liberalità, quale ne fo gratissima et satisfarvi delli dicti dinari, como è debito et raxonevele, et se non l'ho havimo facto fina qui, è proceduto per le infinite et intolerabile spese et graveze, quale havimo havute per lo passato como pono iudicare le vostre magnificencie, nì anche ve possimo satisfare de presente perché l'intrate nostre sono molto manchate in questo anno per la condictione della peste, quale è stata molto acerba in Mediolano et in le altre terre del dominio nostro. Ma, megliorando le cose, como hanno commenzate per divina clementia, deliberamo omnino satisfarvi dele intrate nostre del'anno avenire, et cossì vedereti per effecto apparechiati ad ogni piacere d'esse vostre magnificencie. Belzoyosii, xvi octobris 1451.
Cichus.