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1827. Francesco Sforza a Gentile da Leonessa e ad Andrea Dandolo 1451 ottobre 18 Belgioioso

Francesco Sforza scrive a Gentile da Leonessa e ad Andrea Dandolo di essersi aspettato che da parte veneziana si intervenisse prontamente per il furto subito da Fachino da Calvenzano, milanese, ad opera di Stefano Schiavo.

Gentili de Leonessia et Andree Dandulo.
Havimo recevuto vostra littera responsiva alla vostra sopra lo facto della derobatione facta ad Fachino da Calvenzano, nostro cittadino de Mediolano, et breviter dicimo che nuy havimo aspectato fino al presente dì che fusse sequito qualche bono effecto de questa cosa per la quale diciti haver scripto ali rectori de Verona per quello Sthefano Schiavo che commise tale excesso; et vedendo che la cosa non è reducta ad altro effecto, ymmo ch'el nostro cittadino è menato ala longa contra ogni rasone et dovere, como vuy siati bene informati, poy, essendo dal canto nostro generalmente tucti quelli dela illustrissima signoria ben veduti et tractati, et che li nostri per quelli d'essa signoria debbiano essere robbati et detractiati fin in su le porte de Mediolano, cum nostro honore non lo possimo comportare, ma ne bisongnia provedere ala indemnitade del dicto Fachino. Siché di questo, per satisfatione nostra, ve ne havimo voluto advisare. Data Belzoyosii, die xviii octobris 1451.