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1837. Francesco Sforza a Giovanni Angelelli 1451 ottobre 18 Belgioioso

Francesco Sforza ordina a Giovanni Angelelli, capitano di giustizia di Milano, di fare quanto possibile per prendere i delinquenti che rubarono in casa di Giacomino da Mandello, derubando Giovanni del Maino, che stava in detta casa.

Domino Iohanni de Angelelis, capitaneo iusticie (a) urbis Mediolani nostre.
Noy havimo informatione che, oltra infinite (b) et molte robbarie che se commettino in quella nostra cità, che ne rincresce fin al'anima, novamente è stata robata et svalisata la casa de Iacomino da Mandello et tolta de molta robba ad Iohanne del Mayno, quale teneva in dicta casa. Pertanto volimo che cum ogni diligente investigatione cercate havere nele mano li malfactori et fare restituire la robba soa a dicto Iohanne o a suo messo. Et in questo usate ogni vostro ingenio et studio. Data Belzoiosii, die xviii octobris 1451.
Cichus.


(a) iusticie in interlinea.
(b) infinite in interlinea.