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1845. Francesco Sforza al marchese di Mantova 1451 ottobre 20 Piacenza

Francesco Sforza si scusa con il marchese di Mantova per quanto accaduto al suo conestabile, Giorgio Manganello ritratto sul muro della piazza di Casalmaggiore da Colla e Pietro Ceciliano, assunti nei servizi ducali senza sapere ch'erano stati licenziati dal marchese che riassicura informandolo d'aver ordinato ad Angelo da Caposilvi di fare cancellare detto dipinto.

Illustri marchioni Mantue.
Visto quanto la signoria vostra ne ha scripto de Colla et Pedro Ceciliano quali, licentiati dala signoria vostra et aconzi ad nostri servicii, hanno facto depingere suso la piaza dela terra nostra de Casalmagiore uno conestabile dela prefata signoria vostra, chiamato Zorzo Manganello, respondendo dicimo che non sapevamo che essi fossero scomiati dala signoria vostra quando venerono per acconziarsi ali servicii nostri. Ymmo creditimo nuy che havessero havuti bona licentia da quella, dove ne recresce non haverlo saputo. Et recresceno etiandio molto del'acto hanno facto in fare depingere dicto Zorzo, perché non altramente havimo cari quelli dela signoria vostra che li nostri medesmi, quali reputiamo essere; et perché amamo l'honore et bene del prenominato Zorzo, per respecto della signoria vostra, quanto del più caro homo habiamo presso nuy ali nostri servicii, habiamo havuti grandemente molesta tale depinctura. Et però, inteso quanto ale littere della prefacta signoria vostra 368v* respondendo ce ha scripto Angello da Caposilve, nostro familiare, avisamo la signoria vostra, como per nostre littere gli scrivemo che subito, recevute quelle, debbia fare cancellare et spegazare dicta depictura, ita che per niente non appara più, et admonire dicti Colla et Petro ad vivere da mò inanzi più honestamente perché, altramente facendo, nuy gli demonstrarimo che semo malcontenti di loro et non gli tenerissimo apresso nuy in nostri servicii, como a bocha havimo dicto a Zacharia da Pisa, vostro. La littera, quale scrivimo al suprascripto Angelo, la mandiamo qui alligata, offerendoce ad ogni piacere suo. Ex Placentia, die xx octobris 1451.
Iohannes.