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1849. Francesco Sforza ad Angelo da Caposilvi 1451 ottobre 20 Piacenza

Francesco Sforza scrive ad Angelo da Caposilvi in merito al ritratto sul muro comparso nella piazza di Casalmaggiore del conestabile mantovano Giorgio Manganello per opera di Colla e Pietro Ceciliano in ritorsione di quanto detto dal conestabile contro di loro.

Angelo de Caposilvis.
Ne ha scripto lo illustre signore marchese da Mantova che essendo scumiati dalla signoria soa Colla et Pietro Ceciliano et venuti ali servitii nostri, hanno facto depingere suso la piaza di quella nostra terra uno conestabile dela signoria soa, chiamato Zorzo Manganello per casone che esso debbia havere dicto male de loro, como per littere della signoria soa sapiamo sey informato. Inteso etiam quanto ad una soa, respondendo circha questo gli hay scripto, te dicimo che, alla receputa de questa, faci spegazare subito dicta depictura ita che da mò inanti non appara più niente, admonendo dicti Colla et Petro che se deportino più honestamente per l'advenire, avisandoli che non è puncto nostro intentione che niuno nostro soldato o subdito possa né debbia portare depinto veruno altro senza nostra speciale licentia, certificandoti che non altramente havimo caro esso conestabile et tucte dicte gente del prefato signor marchese, che le nostre proprie, quale reputiamo. Data Placentie, die xx octobris 1451.Et se forse l'havessero facto depingere altroe che in le piaze, como seria suso li tarchoni o altroe, vogliamo ordini che lo depingano et spegazeno zò; altramente gli faremo tale castigatione che serano malcontenti de questo. Data ut supra.
Iohannes.