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1862. Francesco Sforza ad Antonio da Trezzo 1451 ottobre 21 Piacenza

Francesco Sforza chiede ad Antonio da Trezzo di intervenire presso il marchese di Ferrara perché non dia fastidio al Donadella e che lasci Giovanni Battista da Barbiano dove sta.

Antonio de Tritio.
Antonio, nuy havimo veduto doe tue lettere, quale scrive quello illustre signor marchese, l'una ala magnifica nostra madre, per la quale gli dichiara che vole il Donadella dela terra nostra di Codignola contribuischa al lavorerio dela rocha de Lugo, de che quilli nostri homini de Codignola se gravano; l'altra ad messer Iohanne Baptista deli Atendoli che se levi da Barbiano, como vederay per dicte lettere, quale te mandiamo incluse. Pertanto volimo che, havuta questa, tu sii cum quello illustre signor marchexe et confortare et persuadere la sua signoria cum quilli modi te pareranno, che al Donadella non faci dare impedimento veruno, et che ne voglia compiacere de non far movere misser Iohanne Baptista da Barbiano perché, levandosi de lì, non haveria dove andare; et in questo metti ogni tua dilligentia per modo satisfaci lo animo nostro de queste doe cose perché al facto nostro importano assay. Questa lettera teni apresso ti che non andasse in mane del marchexe che non voriamo preiudicasse poy ale rasone nostre de Barbiano, et como haveray facto, advisa la magnifica madonna nostra madre et nuy. Data ut supra.
Cichus.