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187. Francesco Sforza a Sillano Negri e Antonio Bossi 1451 febbraio 2 Lodi

Francesco Sforza vuole che Sillano Negri e Antonio Bossi indaghino se la terra di Tormello appartiene ad Agostino Beccaria, che rivendica di averla posseduta a lungo, avendola già alla morte di Filippo Maria Visconti e assicurando di poterne fornire documentazione scritta.

Domino Sillano de Nigris et domino Antonio de Bossiis, existentibus Papie.
stato qui da noy messer Augustino de Becharia, citadino nostro de Pavia, et ne ha domandato alcune cose, fra le quale ne domanda la terra de Tormello, la qual luy ha golduta longo tempo et che alla morte del'illustrissimo signor duca passato luy ne era in possessione, como de ci luy dice volere monstrare soa rasone et scripture. E, perché luy ne domanda gli voliamo fare rasone, offerendo oltra ci de volerne farne qualche honesta subvencione, noy non gli havemo dicto altro, ma volimo intendiati bene questo facto como passa et cossì vedati le soe rasone che gli ha et la subvencione che luy ne vorebe fare et de tutto ne voliati avisare particularmente, per modo che ne restiamo bene chiari. Et cossì ne avisati anchora del vostro parere circha questa materia et de quello che noy gli havemo da fare. Data Laude, ii februarii 1451.
Cichus.