Registro n. 4 precedente | 188 di 1893 | successivo

188. Francesco Sforza al podestà [Alberto Marliani] e al referendario di Cremona [Giovanni Ceno da Varese] 1451 gennaio 2 Lodi

Francesco Sforza ordina al podestà e al referendario di Cremona di indagare se il commendatore da Vistarino non abbia mai contribuito nel passato per il chiericato della città di Cremona.

[ 58r] Potestati (1) et referendario Cremone (2).
El venerabile messer lo commandatore da Vistarino, habitatore de questa cità, s'è lamentato da noy che per lo chiericato de quella città gli è tolto cinquanta libre de imperiali, perché voriano ch'el ch'el (a) contribuischa seco alli carichi occurenti et dice non esserli obligato a questo per doe rasone: prima perché è exempto da ogni caricho, deinde perché nel passato may non ha havuto a fare con el chierichato in cosa alcuna ma solamente con la religione soa. Pertanto, acci se gli levi iusta casone de lamentarse, deliberamo et ve commectiamo et volemo che, constandovi per expediente informacione che esso messere lo commandatore non habbia contribuito per lo passato con lo dicto chierichato como luy presuppone, provediati che etiamdio in l'avenire non contribuischa seco et gli siano liberamente et senza difficultà alcuna restituite le dicte 50 libre per qualunche glie havesse havute, como è debito. Laude, ii ianuarii 1451.
Cichus.


(a) Così in A.

(1) Identificato come Alberti Marliani (cfr. SANTORO, Gli uffici, p. 408).
(2) Identificato come Giovanni Ceno da Varese (cfr. SANTORO, Gli uffici, p. 411).