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1885. Francesco Sforza al podestà, al referendario e all'officiale alla sanità di Pavia 1451 ottobre 23 Piacenza

Francesco Sforza richiama il podestà, il referendario e l'officiale alla sanità di Pavia perché intervengano a porre rimedio ai furti che si verificano in città, catturando gli autori di tali eccessi. Sollecita l'officiale alla sanità a intervenire con provvedimenti per la salute dei cittadini.

Potestati et referendario Papie et officiali super conservatione sanitatis.
Per littere deli deputati al'offitio dela provisione de quella nostra cità et de vuy, referendario et offitiale, restiamo avisati dele robbarie, furti et ferite, che se fano in quella nostra cità et del cativo ordine che gli è in conservarla dala peste; de che ne rencresce et dole et maravigliamoce de vuy, quali essendo sul facto et intendendo li excessi, non gli provedeti, ma expectati che nuy ve ne scrivamo prima, che non è né iusto né rasonevele né conveniente al'honore vostro. Pertanto ve commettiamo et volemo [ 378v*] et maxime a ti, podestà, che cerchati con ogni diligentia (a) chi son[o li pe]petra[tori] deli dicti furti, robbarie et excessi et li [puniat]i com[o] vole la rasone; et ulterius intendendo[vi] per essi deputati faciati ogni debita provisione ad salute et conservatione d'essa cità, non manchandogli cura et solicitudine, perché non ne poresti fare co[sa] più grata de questa. Et perché havemo notiti[a che] ti, officiale, te deporti male et cometti trabuti [et] del'altre cose manco che honeste, te comman[diamo] che attendi a bene vivere et te guardi dale di[so]nestate, certificandote che se ne sentirimo pi[ù] lamenta, te ne farimo pentire. Ex Placent[ia], die xxiii octobris 1451.
Iohannes.


(a) che cerchati con ogni diligentia ripetuto.