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1888. Francesco Sforza a Giovanni Marco Grassi 1451 ottobre 23 Piacenza

Francesco Sforza scrive a Giovanni Marco Grassi.

Domino Iohanni Marcho de Grassis.
Havemo inteso quanto ce ha resposto quello illustre signor marchexe, nostro fratello, sopra la rechiesta de vuy, la quale vi havevamo commissa cum tale fidutia che credevamo lo nostro pensero non ce dovesse venire fallito. Credemo bene la signoria sua vi habia caro et habia bisogno di vuy per la sufficientia et prudentia vostra, ma credevamo, per li respecti annotati nel'altre nostre littere, la signoria soa se ne devesse comportare et [ 379v*] vuy anchora dovesti fare appresso a quella maiore instantia per la richiesta et complacentia nostra; quello che se sia prendemo .... in bona parte. Almanco vogliati non ... negarce il vostro venire da nuy; infine .... vostro et interim fare quello perché la s[ignoria] non vi puoy a nuy al presente concedere. C[omo] per un'altra nostra allo prefato signor vostro ..... verum metterli omni vostra opera, iudicio et studio e più non ce vogliate negare .... vero vogliati scrivere a misser Zohanne, vostro fratello, nele mano del quale assay pendeno le pratiche fra lo illustrissimo signore duca de Savoya et nuy ch'el ce voglia favorire et dimos[trare] verso nuy a questa fiata la benivolentia che sempre havemo havuta cum vuy et casa vostra essere reposita in luocho digno. Data Placentie, die xxiii octobris MCCCCL primo.
Cichus.