Registro n. 4 precedente | 203 di 1893 | successivo

203. Francesco Sforza a Luchina Dal Verme 1451 febbraio 4 Lodi

Francesco Sforza chiede a Luchina Dal Verme di voler liberare dalla prigione Giacomo Piccinino, assicurandola in ogni modo di farle avere i centocinquanta ducati d'oro di cui il Piccinino è debitore.

(a) Domine Luchine de Verme.
Perché Iacomo Picinino è stato longo tempo in presone et, ussendo, non p oramay non p (b) più nocere alla magnificencia vostra nì a noy, saressimo contenti lo volesti fare relassare de presone. Intendendo aduncha che in la rasone qual ha conclusa con vuy el dicto Iacomo Picinino resta debitore vostro de ducati centocinquanta d'oro, ve confortiamo et preghamo che lo vogliati fare rellassare de presone, promettendovi luy de paghare gli dicti denari, certificandovi che, quando lui non gli paghasse, ve li faremo paghare noy in termino de duy mesi proximi a venire. Laude, iiii februarii 1451.
Cichus.


(a) Una copia della lettera era allegato all'originale della missiva n. 202.
(b) Così in A.