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210. Francesco Sforza al Consiglio segreto 1451 febbraio 4 Lodi

Francesco Sforza invia ai membri del Consiglio segreto la supplica degli uomini e del comune di Melzo, che si lamentano delle gravezze, del carico di cavalli e dei cinque carri che sono tenuti a mandare per i lavori di Cassano.

Consciolio (a) secreto.
Li homini et comune nostro de Melzo ne hanno data et presentata una supplicatione, quale ve mandiamo inclusa in questa, aci la potiati vedere, et, perché se doglieno et se lamentano de graveze et carichi de cavalli et careggio et sonno tenuti ad mandare ad Cassano cinque carra ad certo lavoro quale facemo far lì, como havemo ordinato, et che gli mandanna dicti carri et è stato scripto al potestà lì da Melzo (1) che non astrengha certi cittadini, siché per questo gli pare essere agravati, et noy non voramo per cosa alcuna che dicti carri et quanto havemo ordinato manchasse al lavoro che havemo dicto, ve exortiamo et volemo provediati ad questo, per modo che quello lavore non sia inpedito et quelle cinque carra gli stiano o possano stare et siano pagati cossì per il passato como per l'avenire. Laude, iiii februarii 1451.
Cichus.


(a) Cosi in A.

(1) Identificato come Aimo Marliani (cfr. SANTORO, Gli uffici, p. 208).