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213. Francesco Sforza a Sillano Negri e Antonio Bossi 1451 febbraio 4 Lodi

Francesco Sforza ordina a Sillano Negri e ad Antonio Bossi di cercare in ogni modo di raggranellare trecento ducati d'oro per recuperare entro un mese il fermaglio della figlia Drusiana e le due balle di fustagno che Nicol Spinola da Savona intende altrimenti vendere, essendo scaduto il termine per riscattare questi oggetti.

Domino Sillano de Nigris et Antonio Bossis.
Perché altre volte noy fecimo impignare per Giohanne Lissignolo apresso a Nicol Spinola da Savona per ducati d'oro uno fermaglio della Drusiana, nostra figliola, essendo già molti dì passato el termine che noy gli dovevamo rendergli dicti ducati, la illustrissima madonna nostra consorte gli ha scripto che dovessi havere patientia anchora per alcuni dì, perché gli rendiriamo dicti ducati. Esso dicto Nicol ha resposto che non pu più aspectare et che gli convene venderlo et, perché omnino noy volimo rescoderlo et doe balle de fustanio che sonno insieme cum quello, scrivemo m noy ad esso Nicol che voglia havere patientia anchora per uno mese, perché certo gli mandarimo gli soy denari per lo dicto Giohanne Lissignolo. Il perché ve stringemo et volemo che per ogni via al mondo vi debbiati sforzare de recuperare infra il dicto mese trecenti ducati d'oro, aci possiamo mandare a torre il dicto fermaglio et balle in el termino predicto. Et questo non manchi per cosa alcuna. Et, acioché esso dicto Nicol sappia apertamente che facimo provixione alla recuperacione d'essi denari, volemo che per vostre littere gli debbiati scrivere et certificarlo che infra il dicto mese andarà là dicto Giohanne Lissignolo cum li dicti denari. Et, como havereti recuperato dicti denari, volemo gli teniati apreso vuy, non distribuendoli ad persona del mondo per littere nostre che noy vi scrivessimo per altri, perché deliberamo rescotere dicte cose, et della recuperacione subito ne avisareti. Laude, iiii februarii 1451.
Cichus.