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231. Francesco Sforza a Sillano Negri e Antonio Bossi 1451 febbraio 7 Lodi

Francesco Sforza informa il consigliere Sillano Negri e Antonio Bossi, dei Maestri delle entrate straordinarie, che non intende fare alcuna conferma di esenzione, ma che anzi destinino alla Camera ducale doy dele possessione qual vi pareno essere più chiare.

Domino Sillano de Nigris, consciliario, et Antonio de Bossis, ex Magistris intratarum extraordinariarum.
Havemo inteso quanto diceti de quelli che vengono a fare le composicione per li beni della Camera che dicono volere gli sia confirmata la exemptione in la dicta composicione, et cetera. Al che, respondendo, vi dicemo che questa tale confirmacione de exemptione non ne pare de farla né la vogliamo farla per alcuno modo per più respecti, quali omittimo al presente, che un'altra volta ve diremo poy noy a bocha. Ma, azioché piutosto questi tali vengano alla dicta composicione, ne pare che debbiati prendere et aplicare alla Camera nostra doy dele possessione qual vi pareno essere più chiare, perché, facendo questa tale aprehensione, se metterà timore ali altri, che piutosto vegneranno alla composicione senza domandare la dicta confirmacione de exemptione. Qual, como havimo dicto, non intendimo farla per niente. Laude, vii februarii 1451.
Cichus.