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264. Francesco Sforza a Giovanni da Tolentino 1451 febbraio 10 Lodi

Francesco Sforza vuole che Giovanni da Tolentino intervenga perché Giuliano Zocco da Romanengo, che già contribuisce ai carichi della città, non sia costretto a fare altrettanto con il comune di Romanengo.

Domino Iohanni de Tolentino.
El è stato qui da noy Iuliano del Zocho da Romenengo, presente exhibitore, qual se gra' dicendo che luy è citadino de quella nostra città (1) et contribuisse con li citadini alli carichi occurenti alla città et pare voglia anchora essere constrecto ad contribuire con lo comune de Romenengo, como da luy intenderiti. Pertanto volemo debbiati intendere el facto suo et provedeti che al dicto Iuliano non sia facto se non il debito, per modo non habbia iusta casone de gravarsi, observando sempre lo decreto et ordine per noy facto circha questo. Laude, x februarii 1451.
Iohannes.


(1) Si riferisce a Cremona.