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274. Francesco Sforza a Folignato da Perugia 1451 febbraio 10 Lodi

Francesco Sforza scrive a Folignato da Perugia, castellano di Pizzighettone, che Donato e i parenti della moglie sono contenti si conosca la verità per poi agire secondo richiederà la ragione. I medesimi si sono detti d'accordo che il garzone nelle mani di Folignato sia condotto a Lodi per essere esaminato. Il duca fornisce istruzioni per la sua traduzione.

[ 73r] Fulignato de Perusio, castellano Pizleonis.
Perché Donato et li parenti dela mogliera sonno in nostra presentia restati contenti de comuni conscensii ch'el facto dela dicta mogliera sua, del quale tu debbi essere informato, se cognosca et se trovi la verità et poy se segua secondo rechiederà la rasone et sonno restati etiamdio contenti che quello garzone quale è lì in presone in le toe mane sia conducto qui in Lode et se examini qui, volimo et te commetiamo che domatina ad bon'ora ne mandi qui dicto garzone cum Zohanne Bono o qualcun altro deli tuoi più fidati, cum altra compagnia fidata et suffitiente a condurlo qui a salvamento, per modo ch'el sia conducto qui domane a bon'ora, ordinando et commandando tu sopra ogni cosa che al dicto garzone non possa parlare persona alcuna in questo mondo né in lo essire del castello né per la terra o ponte de Pizghettone né per la strada né in loco veruno, né per li tuoi né per quelli fosseno attinenti de Donato né deli parenti dela donna né per deli nostri né per niuna altra persona, et sia chi se voglia, salvo quelli ch'el conduranno, ordinando apresso al principale deli tuoi, a chi daray la cura de condurlo, che inanzo che intra in questa terra cum lo dicto garzone ne advisi per uno bono pezo imprima, ad ci che lo possiamo advisare deli modi haverà ad tenire et dove l'averà a consignare, prima ch'el se approximo alla terra per lo spatio de uno miglio. Et perché tu credi questo sia de nostra intentione, havimo sottoscripta la presente lettera de nostra mano. Laude, x februarii 1451.
Iohannes.
Franciscus Sfortia Vicecomes manu propia subscripsit.