Registro n. 4 precedente | 282 di 1893 | successivo

282. Francesco Sforza a Giovanni Rainaldo da Sannazzaro 1451 febbraio 11 Lodi

Francesco Sforza rimprovera Giovanni Rainaldo da Sannazzaro per non aver consegnato al podestà di Pavia gli uomini di Cigognola che hanno commesso gli eccessi contro i famigli del condottiero ducale Fiasco. Gli impone di eseguire subito quanto ordinato.

Iohanni Raynaldo de Sancto Nazario.
Come tu sai a dì xvi del mese de decembre passato te scripsemo che devesse destenere et fare consignare ale mane del nostro potestà de Pavia (1) che li (a) homini de Cigognolo quali haviano commesso lo excesso contra li famigli de Fiasco, nostro conductero, et non l'hai facto, di che se miravigliamo et siamo de ti malcontenti, parendone, como saria tuo debito, che devesse altramente obedire et exequire la voluntà nostra. Pertanto te replicamo et volimo de novo et te commandiamo che omnino mecti li dicti malfactori in le mane d'esso potestate et exequischi le dicte littere nostre senza exceptione né dificoltà alcuna, certificandoti che, si non lo faray, se moverimo ad fare dele altre provisione che forse dispiacerano ad qualche uno. Laude, xi februarii 1451.
Cichus.


(a) Così in A.

(1) Identificato come Giovanni Manfredi (cfr. SANTORO, Gli uffici, p. 316).