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286. Francesco Sforza al commissario di Pontremoli [Guiniforte Maletta] 1451 febbraio 11 Lodi

Francesco Sforza avvisa il commissario di Pontremoli che non avrà più cavallari e dovrà servirsi dei corrieri per la trasmissione delle lettere.

Commissario Pontremuli (1).
Volimo che, subito recevuta la presente, mandi le alligate per uno cavallaro a posta el quale vada presto ad Fiorenza et le daghe in mano proprie de Boccacino (2). Ulterius volimo che non tegni lì più spesa de cavallari, perché, quando accaderà mandare littere alcune, se poterano mandare per li correri. Et similiter volemo che debi tore via, come è predicto, dicta spesa de cavallari da calende de zenaro proximo passato in qua et per l'avenire non tegna più. Data Laude, die xi februarii 1451.
Cichus.


(1) Identificato come Guiniforte Maletta (cfr. SANTORO, Gli uffici, p. 509).
(2) Boccaccino Alamanni.