Registro n. 4 precedente | 308 di 1893 | successivo

308. Francesco Sforza al commissario e al podestà di Pellegrino Parmense 1451 febbraio 13 Lodi

Francesco Sforza ordina al commissario e al podestà di Pellegrino Parmense di far restituire i beni di uomini di Val di Taro fatti sequestrare da Viola da Pellegrino per alcuni denari che pretende di avere da gente di detta valle.

Commissario (1) et potestati Pellegrini (2).
Havimo inteso per littere del magnifico Filippo del Fiesco che tu hai ad petitione de una Viola da Pellegrino facto sequestrare in Viannino certa quantità de vino de uno de Val de Taro, subdito d'esso miser Zohanne Filippo, et ad uno altro, pur de Val de Taro, facto togliere doe cavalle con doe some de formagio per casone, secundo siamo informati, che essa Viola dice devere havere alcuni denari da alcuni de Val de Taro, benché mai non sia stato ad domandare rasone ad Val de Taro. Et, perché miser Zohanne Filippo [ 80r] ne scrive che, andando là el decto Viola, gli farà ministrare iustitia, volimo et per questa te commectimo debi fare cassare et annullare dicti sequestri cossì de quello del vino da Vianino como de quello dale cavalle et dal formagio. Et al dicto Viola dirai vada dal dicto miser Zohanne Filippo, quale non dubitamo gli farà ministrare iustitia. Laude, xiii februarii 1451.
Cichus.


(1) Non identificato (la carica non è segnalata da SANTORO, Gli uffici).
(2) Identificato come Laciosio da Forlì (cfr. SANTORO, Gli uffici, p. 481).