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314. Francesco Sforza al marchese di Monferrato, a Guglielmo di Monferrato e al Consiglio cismontano del duca di Savoia 1451 febbraio 15 Lodi

Francesco Sforza chiede al marchese di Monferrato di inviargli gli uomini d'arme del condottiero ducale Onofrio Ruffaldo, fuggiti con i cavalli, le armi e i beni nel suo territorio.

[ 81r] Domino marchioni Montiferati (1).
Secondo Nofrio Rufaldo, nostro conductero, ne ha per littere advisato et ad bocha facto informare novamente, ad questi dì proximi passati se sonno fugiti quatro soy homini d'arme senza alcuna iusta casone et ragione et menato via soy cavalli, arme, cose et beni, et capitati nei lochi et terreno della dicta signoria vostra. Et, perché, secondo sentimo, non hanno casone de coss^ fare et per exempio dell'altri, exortiamo et pregiamo la illustre signoria vostra gli piaza remandare dicti homini d'arme, cavalli, arme et cose, che, quando occorresse il simile alla signoria vostra, gli remandaramo sempre et adaptaramoce in questo et in altro fare sempre cosa ve fosse grata. Et, advegna questo ne para conveniente et equo, farà la signoria vostra cosa ne sarà grata et accepta. Laude, xv februarii 1451.
Cichus.
In simili forma domino Guielmo de Monteferrato.
Item in simili fora (a) Dominis de Conscilio domini ducis Sabaudie citra montes.
Cichus.


(a) Così in A.

(1) Giovanni di Monferrato.