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322. Francesco Sforza al podestà di Piacenza 1451 febbraio 15 Lodi

Francesco Sforza vuole che il podestà di Piacenza faccia il possibile per alloggiare per due o tre giorni, in attesa di altra sistemazione, i quattrocento fanti e i centoquarantotto cavalli giunti alle Caselle del Po.

Eidem (1) (2).
In questo puntto (a) siamo advisati come sonno venute alle Caselle de Po cccc fanti et cxlviii cavalli et circha. Et, perché siamo certi non li possono stare per modo alcuno, volemo, subito subito (b) recevute queste, vidi alloggiarli in quattro o cinque luoci circumstanti per qualche dui o tre dì, che mandarimo in altro luoco et allogiarimoli altramente. Siché, si mai fecisti cosa ne piacesse et hai volglia fare con presteza, celerità et diligentia, fa questo et non te posiamo dire quanto è nostro desiderio et volontà gli providi. Siché fa quanto havemo decto et presto. Laude, xv februarii 1451.
Facinus.


(a) Così in A.
(b) Così in A.

(1) Si riferisce al destinatario della missiva n. 321.
(2) Non identificato (la carica è segnalata da SANTORO, Gli uffici, p. 489, dal 1451 agosto).