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329. Francesco Sforza al podestà di Chignolo Po 1451 febbraio 16 Lodi

Francesco Sforza ordina al podestà di Chignolo Po di non fare alcuna innovazione circa le tasse delle genti d'arme sforzesche, ma di attenersi a quanto si osservava al tempo di Filippo Maria Visconti.

[ 83v] Potestati Cugnoli (1).
Non obstante quanto fose stato scripto ad peticione del comune et homini de Sancta Christina circa el facto dele taxe dele nostre gente d'arme, nostra intencione non fo né è che se debia innovare niente contra l'usato. Farai adoncha servare quello che se servava al tempo dela bona memoria del'illustre signor duca passato, acioché né li zentilhomini né veruna altra persona se habia casone de lamentare. Laude, xvi februarii 1451.
Cichus.


(1) Non identificato (la carica è segnalata da SANTORO, Gli uffici, p. 345, con inizio 1451 ottobre 1).