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357. Francesco Sforza al console, al comune e alla comunità di Arena Po 1451 febbraio 22 Milano

Francesco Sforza vuole che il console, il comune e gli uomini di Arena Po inviino loro rappresentanti al Consiglio di giustizia, come hanno fatto i gentiluomini locali, che contestano di dover contribuire alle tasse delle genti d'arme, asserendo che essi già le pagano a Pavia.

[ 87v] Consuli, comuni et hominibus terre Arrene.
Li zintilhomini de lì hanno mandato da nuy ad gravarse che debano essere astricti ad contribuire cum quello comune al caricho dele taxe dele nostre gente, dicendo et allegando che pagano et contribuiscono a Pavia. Et, perché non intedimo che sia facto torto ad vuy né ad altri, non possendo nuy attendere alla diffinitione de questa differentia, l'havemo commissa al nostro Consiglio de iustitia, che faza rasone alle parte. Pertanto, avendo mandato essi zintilhomini ad dire el facto suo, mandate anchora vuy vostri messi al dicto nostro Consiglio ad allegare el facto vostro, ad ci che la causa se diffinisca iure mediante. Mediolani, xxii februarii 1451.
Cichus.