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362. Francesco Sforza al Regolatore e ai Maestri delle entrate 1451 febbraio 25 Milano

Francesco Sforza vuole che il Regolatore e i Maestri delle entrate scrivano al referendario di Parma di pagare a Giovannino Zavatero l'importo per ottantasei moggia di frumento dato dai signori da Correggio.

[ 89r] Regulatori et Magistris intratarum.
Nel'anno passato noy havessimo ad Lode da Iohannino Zavatero in nome deli magnifici signori da Coregia certa quantità de formento, cioè circha moza octantasey ala mesura lodesana, del paghamento del quale frumento nuy scripsimo al referendario tunc nostro de Parma (1) gli facesse assignacione, siché fosse satisfacto. M è venuto da noy el dicto Iohannino, quale ne dice non havere havuto pagamento né assignacione veruna del dicto formento, dela quale cosa ne meravigliamo. Pertanto volemo debbiati scrivere et provedere col presente nostro referendario de Parma (2) che faza ch'el dicto Iohannino sia satisfacto integramente, como habiamo per nostre lettere sottoscripte de nostra mano scripto una volta et ordinato, alle quale ve referiti. Mediolani, xxv februarii 1451.
Cichus.


(1) Non identificato (la carica è segnalata da SANTORO, Gli uffici, p. 462, dal novembre 1450 con Alessandro Castiglioni).
(2) Identificato come Alessandro Castiglioni (cfr. SANTORO, Gli uffici, p. 462).