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366. Francesco Sforza a Battista Sabelleschi e Gentile Della Molara 1451 febbraio 28 Milano

Francesco Sforza comunica a Battista Sabelleschi da Norcia, commissario di Parma, e a Gentile Della Molara di avere preso nota di quanto hanno scritto sui movimenti di quelli da Correggio. Li informa che invia sul posto Piermaria Rossi e Cristoforo Torelli.

[ 90r] Domino Baptiste de Sabelleschis, commissario Parme, et Gentili de Molaria.
Havemo recevute vostre littere et inteso quanto ne scrivite deli movimenti hano facto quelli da Correzo. Dele loro gente et del parlare hanno usato restiamo del tutto advisati et ve commendiamo cossì del'aviso ne havite facto como etiandio del'essergli andato tu, Zentile, per provedere, et cetera. Ale qual cose dicemo che per ogni respecto debiate stare bene avisati et usare tale diligentia, maxime in la città, che sinistro alcuno non possa occorrere, non facendo per demostratione alcuna de ci , ma con discretione et bono modo provedite al bene et honore nostro, advisandove che remandiamo in là li magnifici Petro Maria (1) et conte Christoforo Torello, informati dela mente nostra, cum li quali ve intenderite. Et, bisognando più una cosa che un'altra, gli rechiedite ad nostro nome et siamo certi che per bene, utile et stato nostro farano sempre voluntera quanto poterano. Circa la compartitione de lozamenti, non dicemo altro si non che prosequati l'ordine dicto, advisandove che farimo parlare al fiolo del dicto Rolando, che è qui, et ordinare che aquiesca al'ordine, siché non mancate de prosequire, como è ordinato. Mediolani, xxviii februarii 1451.
Cichus.


(1) Piermaria Rossi.