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387. Francesco Sforza a Giovanni da Tolentino 1451 marzo 3 Milano

Francesco Sforza scrive a Giovanni da Tolentino di permettere a Bassano Deziano di avere uno o due paia di buoi degli uomini di Rolando oppure sequestrarli a Cremona su instanza dello stesso Bassano finché non gli siano restituiti i suoi, messi all'incanto.

Domino Iohanni da Tolentino.
Magnifice dilectissime noster, havemo riciuto la vostra lettera et inteso quello ne respondeti della lettera haviti mandata ad Orlando, che volesse provedere che li citadini nostri de Cremona quali hanno affare nella iurisditione sua non fossero gravati oltra el dovere et consueto ad contribuire alli carigi sopportano le terre sue, et deli bovi de Bassano Deziano, quali per li homini d'esso Rolando sonno stati posti allo incanto, et cetera. Ve dicemo et comictemo debiati debbiati dare licentia al dicto Bassano che veda per quella honesta via et modo gli parerà de havere uno o doa para de bovi delli homini d'esso Rolando nelle mano et li conducha ad Cremona overo, videndo alcuno deli homini de Rolando con bovi lì ad Cremona, glini fati sequestrare uno paro ho doa ad intantia d'esso Bassano et non li lassati liberare del sequestro fino al dicto Bassano non siano ristituiti li soi. Et, se poi per Rolando ve ne fosse facto querella, gli diceti che voy lo fati per mostrare iustitia alli homini nostri, poiché lui non gli vole provedere. Data Mediolani, die iii martii 1451.
Cichus.