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397. Francesco Sforza a Bartolomeo da Cremona 1451 marzo 5 Milano

Francesco Sforza informa il provisionato Bartolomeo da Cremona di aver imposto ai vicariati di Vimercate e Melzo di inviare tre carri forniti di quanto necessita per i lavori, i quali stiano a Cassano d'Adda. Dispone inoltre che rimangano i carri mandati dal castello di porta Giovia. Arrivati i tre carri dai due vicariati, il duca vuole che vengano licenziati tutti gli altri.

Provisinato nostro Bartolome de Cremona.
Bartolomeo, perché li homini delli vichariati da Vilmerchato et da Melzo dicono esser molto gravati della spesa de quelli carri tengono ad Cassano et, volendo noi compiacere alle richiesti delli dicti nostri homini, te advisamo come nui havemo tassato alli dicti doy vichariati de Vilmerchato et da Melzo tri carri forniti de tutto quello gli bisongna quali stagano continamente lì ad quello nostro lavorerio de Sanssano. Et oltra quisti tri carri volemo gli stagano quelli altri carri che foreno mandati dal castello de porta Zobia, siché in tutto tu vengni ad havere septe carri forniti boni. Siché, quando li dicti doy vichariati de Melzo te haveranno consegnato tri carri forniti fra loro dui, volmo che tu debi licentiare tucti li altri carri che tu avessi lì ad quello laurero delli homini delli dicti vichariati da Melzo et da Vilmerchato. Ma non licentiare carro alcuno si prima loro non t'averanno consignate dicti tri carri, quali habiano ad stare. Data Mediolani, die v martii 1451.
Cichus.