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422. Francesco Sforza a Giovanni Barbavara e al vicario vescovile di Tortona 1451 marzo 9 Milano

Francesco Sforza prega Giovanni Barbavara, vescovo di Tortona, di far restituire a Bartolomeo da Bussano le scritture e i privilegi da lui mostrati al vicario vescovile, da quest'ultimo mai più ridati.

Domino Iohanni de Barbanariis (a), episcopo Derdonensi.
stato da nuy Bartolo da Bussano, nostro fidellissimo servitore, et expostone che, accadendoli a questi dì passati per exequire soe facende mostrare soi privilegii et scripture, quale altra volta fureno publichate nel vostro diocisi, al vichario vostro, per lui li sonno state detenute né pare glili voglia ristituire, de che ne meravigliamo, actento che gli erano nostre littere patente, che cridimo ad la vostra paternità sia noto n'è soa intentione non gli siano ristituite. Et pertanto vi pregamo, confortiamo et strengemo vogliati fare restituire integramente esse scripture al dicto Bartolomeo, perché è nostro fidillissimo servidore, come havimo dicto, et parne sia iusto et rasionevelle, advisando la vostra paternità che de ci ne farà piacere assay. Et piaciavi fare per modo non bisongni scrivir più. Data Mediolano, die viiii martii 1451.
Iohannes de Ullesis.
In simili forma vichario Terdonensi.
Iohannes de Ullesis.


(a) Così in A.