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429. Francesco Sforza a Francesco Giorgi 1451 marzo 12 Milano

Francesco Sforza ordina a Francesco Giorgi di non mandare cavalli di quelli che toccano per compartito a Settimo e Villareggio. Deve inoltre fare in modo che il conte Cristoforo Torelli abbia il numero di cavalli che gli tocca per il compartito. Poiché a Casteggio vi sono cavalli del medesimo conte che il duca vuole vengano alloggiati nel parmense, ordina di attendere alcuni giorni, fino a quando Gentile Della Molara ne abbia trovata la sistemazione.

[ 104r] Francisco de Georgiis, commissario super alogiamentis (1).
Ti committimo et volimo che non debi mandare ad alogiare ad Septimo né a Villaregio né alle soe ville cavalli alcuni di quilli gli tochano per lo compartito, immo faraygli (a) preservare al magniffico conte Cristofaro Torello per quello medesimo numero de cavalli che gli tocha per el dicto compartito, perché esso conte Christofaro le acepta per alogiamento suo. Ceterum, perché a Castegli oltra Po sonno alcuni cavalli d'esso conte Cristofaro quali volemo vadano ad alogiare in parmesana, volimo debbi soprasedere per sey o per otto dì ad mandare cavalli alcuni ad esse (a) Castegli, perché fra questo tempo Gentil dalla Molara gli provederà d'alogiamento là in parmesana, al quale scrivimo che subito gli debbia aparechiare dicto alogiamento. Data Mediolani, xii martii 1451.
Die iiii aprilis replicate fuerunt dicte littere.
Cichus.


(a) Segue tochi per el dicto compartito depennato.
(b) Così in A.

(1) In SANTORO (Gli uffici, pp. 402 e 477) Francesco Giorgi viene menzionato come officialis alogiamenti equorum in partibus laudensibus e officialis super alogiamentis equorum in toto territorio parmensi in un intervallo di tempo non identificato compreso fra il 1454 e il 1460, quindi successivo alla data della missiva registrata.