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452. Francesco Sforza a Piermaria Rossi 1451 marzo 16 Milano

Francesco Sforza dice a Piermaria Rossi di alloggiare i cavalli che gli toccano senza badare a come si comportano gli altri, perché intenzione del duca è che tutti facciano la loro parte.

Petro Marie.
Gentili della Molara, nostro famiglio, ne ha advisato de quanto vui gli haviti scripto, cioé vui voleti allogiare la rata delli cavalli che vi toccha dummodo che li altri cui toccha fazano lo simili. Il perché vi pregamo et confortamo che vuy vogliati allogiare li cavalli che vi tocchano et non guardati ad niuno, perché vi certifficamo che nostra intentione è che ciascuno habia la rata sua et siamo certi che tutti faranno commo fariti vuy, siché vogliati vuy essere principio de questo facto, como speramo in vuy. Questo vostro cancelliero ne ha dicto ne vogliamo contentare che possati vinire qua. Nuy vi pregamo et confortamo quanto sapimo et possimo che vogliati havere patientia per qual dì de stare dellà, per fin che se veda chiaramente come deve ripossare lo facto di quisti da Carregio et poy poriti venir da nuy. Altro non vi dicimo, se non che stati attento et solicito alle cose dellà, perché quello fati per nuy lo fati per vuy proprio, como siamo certi doveti ben considerare. Data Mediolani, xvi martii 1451.
Cichus.