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455. Francesco Sforza a Luigi Guicciardini 1451 marzo 17 Milano

Francesco Sforza comunica a Luigi Guicciardini di avere concesso l'ufficio di giudice dei malefici a Giovanni Barzi da Arezzo.

Aluixio de Guizardinis.
Nuy havemo concesso lo officio del iudice dei malifitii de questa nostra inclita cità, quale teni de presente meser Iohanne Antonio da Pontremolo (1), allo egregio miser Iohanni di Bazi d'Arezo, finito lo tempo d'esso miser Iohanni Antonio. Ma, ad ci che esso misser Iohanni Antonio in questo mezo non habia casone stare suso la spesa et possa aspectare fino al tempo de intrare al dicto offitio cum maiore commodo et habillità, haveriamo caro, cussì ve confortamo, strenzemo et carichamo, che ad nostra singulare complacentia vogliati ellegere et diputare esso miser Iohanni ad uno delli offitii de casa vostra, maxime allo offitio del iudice del gallo, quale serà competente a luy per fino sia fornito el tempo d'esso miser Iohanni Antonio. Il che facendo, fariti cosa ad nuy gratissima. Data Mediolani, xvii martii 1451.
Cichus.


(1) Si tratta di Giovanni Antonio Tranchedini da Pontremoli (cfr. SANTORO, Gli uffici, p. 142).