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553. Francesco Sforza ai connestabili delle porte di Piacenza 1451 aprile 8 Milano

Francesco Sforza rimprovera i connestabili delle porte di Piacenza per i loro cattivi comportamenti taglieggiando la merce introdotta dai sudditi.

[ 129v] Conestabilibus portarum Placentie.
Da più e più deli nostri subditi, cossì dela cità como del districto de quella nostra cità, havimo lamenta che ve portati deshonestamente in torgli le loro victualie et altre robbe che se conducheno in la cità, et quando vino, et quando feno, et quando legne, sempre smongando qualche cosa et anche ale fiate gli negati l'aprire de rastelli, pure per torgli qualche cosa, el che molto ce rencresse, né deliberamo comportarlo. Unde ve dicemo cossì che ve havimo deputati lì a quelle nostre porte perché attendiati ala bona guardia d'esse et non perché togliati il suo ali nostri subditi contra la loro voluntà. Se aduncha ve astinereti da simili strasordini, farite bene, altramente ve darimo intendere che non fariti bene, né più de questo ve scrivirimo, et basti. Mediolani, viii aprilis 1451.
Cichus.