Registro n. 4 precedente | 564 di 1893 | successivo

564. Francesco Sforza ad Angelo Lombardo 1451 aprile 11 Milano

Francesco Sforza scrive ad Angelo Lombardo, capitano del divieto di Cremona o al suo luogotenente, di consentire che dal Cremonese siano portate fino a some sessanta di frumento e di mistura a Mozzanica, avendo l'avvertenza che siano condotte per gli uomini di detto luogo e non avvenga quello che è successo a Fontanella, Covo e Antegnano, dove la merce è finita nel Bresciano e in altre terre veneziane.

[ 132v] Angelo Lombardo, capitaneo devetus Crernone sive eius locurntenenti.
La nostra comunità de Mozanicha ne manda ad richiedere gli vogliamo concedere licentia de cavare de Cremonese certa quantità de biava per uso deli homini de quella nostra terra. Pertanto siamo contenti et te committimo lassi cavari ali dicti nostri homini de Mozanicha de Cremonese et condure ad Mozanicha somme cinquanta de biava, zoè de formento et de mestura fina in 60, como parerà a loro, havendoli advertentia et ponendoli tale diligentia non sia conducto altroe sotto pretesto de condurlo ad Mozanica, perché volimo sia conduto ad Mozanica per uso de quelli nostri homini. Et perché siamo informati che per tante licentie havimo concesso de cavare biava de Cremonese et condurle ad Fontanella, Covo et Antignago, ne sono conducte in habundantia sotto questo pretesto in Bressana et nele altre terre de Veneciani. Volemo debbi revocare, et cossì noy per tenore dela presente revocamo tutte le licentie havessimo concesso fina ad questo dì de cavare biave de Cremonese per condure ad Fontanella, Covo et Antignago o ad Calci et ali lochi circumstanti, vicine alle terre de Venetiani siché da mò inanzi non observare licentia alchuna, quale havessimo facta per condure biava ali dicti lochi, confini ad terre de Venetiani, ponendoli tale ordine non se ne conducha uno minimo granello et ne responde subito dela havuta de questa et como haveray seguito et facto. Mediolani, xi aprilis MCCCCLI.
Franciscus Sfortia Vicecomes manu propria subscripsit.
Cichus.