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585. Francesco Sforza a Giovanni Botta 1451 aprile 13 Milano

Francesco Sforza assicura Giovanni Botta di aver ricevuto la sua lettera circa il pagamento di quelli di Gaspare dal Piglio. Si informi da Corrado, fratello del duca, se luy ha dato el iuramento. In caso positivo, lo si paghi. Vuole, poi, che prima di partire, Giovanni faccia l'assegnazione di 200 ducati a Bevilacqua.

Iohanni Botto.
Havimo recevuta la toa littera et inteso quanto scrivi circh'al facto del spazo de quelli de misser Gasparo del Piglio, et cetera. Dicemo che vogli intendere et chiarirte da Conrado, nostro fratello, se luy gli ha dato el iuramento segondo da noy ha in comissione et havendoli dato el giuramento, volimo che gli debbi spazare. Ex Mediolano, xiii aprilis 1451.
Et perché per una altra te scrivemo per lo spazo de Bevilacqua, pertanto, havendo bem tu spazati quelli de messer Gasparo non te partire per fina non sarà spazato esso Bevilacqua. Data ut supra.
Cichus.
Dicta die repplicata fuit suprascripta littera supradicto Iohanni Botto cum hac dictione, videlicet: ceterum perché Bevilacqua manda uno suo là per lo spazo suo de quella sua assignatione, pertanto volimo che, recevuta questa, remossa ogni casone, gli faciati respondere sula soa assignatione de ducati 200 et fa che prima te parti de là che dicto messo de Bevilacqua o esso Bevilacqua sia spazato per ogni modo et non manchi. Data ut supra.
Cichus.