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589. Francesco Sforza a Ventura da Montesiccardo 1451 aprile 13 Milano

Francesco Sforza comanda a Ventura da Montesiccardo, luogotenente di Lodi, di non imporre contribuzioni a quelli di Sant'Angelo Lodigiano con la comunità di Lodi, ma in quello bisognasse li devi rechiedere da nostra parte [...] siché parà quello fazano, fazano ad nuy et non alla comunità de Lode.

[ 137v] Ser Venture de Monte Sichardo, locumtenenti Laude.
Iacomo del Bolognino è vinuto qui da nui, quale ne dice per lo passato haver aiutato et dato ogni favore delle cose necessarie gli hay richiesto per quello nostro lavorerio, così dice farà per l'avenire, ma se grava dicendo che tu voli constrengere lo loco et homini di Sancto Anzelo ad contribuiri ad tucti li carichi occoreno ad quella nostra cità, como terra sottoposta a Lode, dicendo che li homini et terra de Sancto Anzelo non à a fare cosa alcuna, né deve contribuire alli carichi occoreno cum la comunità de Lode. Pertanto, per non derogare alle rasone soe, te dicemo et commitimo per lo advinire habbi advertentia de non commandare cosa alcuna alla terra et homini de Sancto Angelo né gravarli ad cosa alcuna cum la comunità de Lode, ma in quello bisognasse li devi rechiedere da nostra parte, siché parà quello fazano, fazano ad nuy et non alla comunità de Lode. Et rechidendoli tu per nostra parte como havimo dicto, faranno ogni cosa siché in questo habbi tale advertentia, che satisfazi al facto nostro che dicto Iacomo non se possa dolere esser constrecto soto la comunità de Lode. Data Mediolani, die xiii aprilis 1451.
Cichus.