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603. Francesco Sforza al capitano di Casteggio e al podestà di Rivanazzano 1451 aprile 16 Milano

Francesco Sforza vuole che il capitano di Casteggio e il podestà di Rivanazzano piglino i delinquenti dei quali li informerà il podestà di Casale.

Capitaneo Clastigii nec non potestati Ripe Nazani. Alli dì passati havimo presentito de molti excessi commessi nel territorio nostro et fra l'altri fo assassinato e morto alla strada el nobile Iohanne da Saratico et uno suo famiglio in compagnia d'esso. Et nuy dessideroxi de sapere chi sonno quilli che commetteno tale sceleranze per punirgli commo vole rasone, havimo facto fare tanta dilligentia et indagine che crediamo se trovaranno li malfactori delli quale forse seriti advisati dal podestà de Casale, segondo la intelligentia havimo cum si. Per la qual cosa volimo et te committimo che fatiati pigliare et substenire quilli delli quali seriti avisati da esso potestà de Casale da non esser relassati senza nostra licentia. Data Mediolani, xvi aprilis MCCCCLI.
Cichus.