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605. Francesco Sforza a Giovanni e Guglielmo di Monferrato 1451 aprile 16 Milano

Francesco Sforza richiama il marchese Giovanni e Guglielmo di Monferrato per i lavori da loro avviati sul Tanoro, per mezo la rochetta del territorio nostro de Annono. Il territorio è sforzesco e non è consentito loro farli novitate alcuna. Distruggano, perciò, quanto hanno costruito, sapendo che il duca è disposto a deffendere et conservare le rasone sue.

Domino Iohanni marchioni et domino Gulielmo de Monte Ferrato.
Siamo avisati et certifficati che sul Tanoro, per mezo la rochetta del territorio nostro de Annono, le signorie vostre fanno fare certe fortifficatione et acressimenti di porto, della qual cosa, se cussì è, ce maravigliamo, ni quasi lo possemo credere, perché essendo lo dicto loco sul territorio nostro non è licito alle signorie vostre farli novitate alcuna. Pertanto confortiamo et pregamo le signorie vostre gli piaza non fare novitate, nì impazarvi del dicto loco nì d'altro sul territorio nostro, immo revocare qualunca gli fosse facta, perché cussì facendo serrà signale de volere ben vicinare cum nui, onde che, facendo altramente, crederemo el contrario et non lo poterimo per modo alcuno, disposti omnino deffendere et conservare le nostre rasone. Data Mediolani, die xvi aprilis 1451.
Et per lo messo nostro, presente portatore ve piaza rispondere dell'ententione vostra circha de ciò. Data ut supra.
Cichus.