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614. Francesco Sforza a Liberio Bonarelli da Ancona 1451 aprile 17 Milano

Francesco Sforza vuole che Liberio Bonarelli da Ancona, luogotenente di Alessandria, faccia ridare da Antonello dal Borgo ai due uomini d'arme i cavalli e le altre cose loro tolte e sequestrate nel loro alloggiamento.

Domino Liberio de Bonarellis de Anchona, locumtenenti Alexandrie.
Hanno havuto recorso da nuy questi Iohanni da Bastono et Iohanni da Romano, homeni d'arme, che sonno stati da qui inderetro de Antonello dal Borgo, condolendose che havendo loro havuta bona licentia dal dicto Antonello, como monstrano in scriptis de aconciarse et trovare loro inviamento cum altri, pare che nel loro passare de lė Antonello predicto, socto la dicta licentia et contra la continentia d'essa, li habia facti torre li cavalli et robba loro et etiam factoli sequestrare le altre loro cose havevano alo alogiamento. Il che, non parendoce ben facto, serite cum Antonello predicto, provedendo per la satisfactione deli cavalli et robbe deli predicti homini d'armi, in modo che de questo facto non ne habiamo pių rechiamo. Et dirite ad Antonello se vole pių fare extima dele licentie fa che non ha monstrato questa fiada maxime per non attribuirse questa nominanza ale spalle se pur altra raxone li avesse, che fosse per luy, intenderite et provederite opportune, per modo che nisuno se possa cum raxone dolere. Data Mediolani, xvii aprilis 1451.
Andreas Fulgineus.