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633. Francesco Sforza a Francesco de Daino 1451 aprile 23 Milano

Francesco Sforza dice a Francesco de Daino di essere dispiaciuto per non poterlo assecondare nel desiderio di avere al suo camando i soldati di Carlo Gonzaga, avendo già lui in precedenza procurato de fare retornare gli predicti et condurli sotto de noy.

[ 147v] Francisco de Diano.
Respondendo a quanto ne richiede, vogliamo stare contenti che gli balestreri et provisionati erano del signor messer Carlo, quali se trovano de presente col signore de Carpi, restino et vegnano sotto de ti, segondo ce scrivi te se sonno offerti, et che per essi te vogliamo providere de denari et de allogiamenti, et cetera. Dicemo che volunteri sarissimo condesesi ad questa toa requesta et condescenderissimo sempre ad caduna cosa te resultasse utile et honore dummodo il potissimo fare, ma vogliamo sappi che noy habbiamo procurato et procurariamo de fare retornare gli predicti et condurli sotto de noy, bemché quando fosseno cum techo sariano pure nostri. Nondimento, da poy noy siamo stati prencipiatori et habbiamoli facti requedere, haverace per excusati se non te ne compiacemo, ma bem te dicemo vogli piutosto operare cum loro tornino cum noy, como l'habiamo facto richiedere, che desconsciliarli, né operare il contrario, che facendolo ce sarà caro et loro ne usarano bene, perché noy gli haverimo recommendati et darimoli casone se contentaranno de noy. Mediolani, xxiii aprilis 1451.
Andreas Fulgineus.