Registro n. 4 precedente | 634 di 1893 | successivo

634. Francesco Sforza a Biagio Assereto Visconti 1451 aprile 23 Milano

Francesco Sforza ordina a Biagio Assereto Visconti di lasciare che don Ruffino, priore del priorato di Sommariva presso Stazzano e Serravalle, continui a godere del beneficio che ha da ventotto anni e per il quale le sue rasone sonno bone et valide.

Domino Blaxio de Axereto de Vicecomitibus.
È stato da nuy don Ruffino, prior del priorato Summe Rippe apud Stazanum et Saravalle, exponendone che liceat già anni xxviii passati habbia posseduto legiptime et paciffice el dicto priorato et che ve habbia investito d'una parte delli beni d'esso priorato, tamen da pochi dì in qua lo doveti haver spogliato de facto della possessione sua d'esso beneffitio. Nuy, considerando quello ci è exposto, havemo dilligentius facto vedere et examinare le rasone del dicto priore insieme cum le littere confirmatorie, quale altre volte obtenne dalla filice mimoria dello illustrissimo princio, quondam signor duca nostro socero et padre colendissimo, e secundo intendiamo le sue rasone sonno bone et valide, quare, attentis premissis, ne pare de confortare et caricare che sì per vostro honore, sì etiam per la observatione della iustitia, vogliati lassare esso priore possedere paciffice el dicto priorato, non li innovando veruna cosa sia preter la dispositione delle rasone sue, come però se rendiamo certi fariti. Si tamen gli havesti cassa (a) alcuna valida et iuridica in contrario, che però non sapiamo pensare, vorriamo per littere esserne avisati. Data Mediolani, die xxiii aprilis 1451.
Cichus.


(a)Così in A.