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637. Francesco Sforza a Lancillotto de Fichino 1451 aprile 24 Milano

Francesco Sforza ripete a Lancillotto de Fichino le richieste di dati sugli alloggiamenti come ha fatto nella missiva precedente diretta a Gentile Della Molara. Gli ordina, inoltre, di alloggiare gli uomini del conte Cristoforo entro otto giorni.

Lancilotto de Fichino, super alogiamentis Parmensibus.
Respondendo a una tua, ce scrivisti ad quisti dì, et ad una altra havemo ricevuto de presente, dicemo commendandote del'ordine et modo hay servato in fare che quilli gentilhomini habiano preso et acceptato la rata loro et che ogniuno sia allogiato cum contentamento et voluntà de quella nostra comunità et homini de fuora et le parole dice havere usato cum quilli antiani ce sonno assay piaciuto et cussì te dicimo vogli exequire tutto con loro. Quilli del conte Christoforo allogiaray como ce scrivi et perché extimamo che ad plus infra octo dì debbi havere dato assetto ad tucti quilli allogiamenti, perhò sulicitaray questa cosa per modo che se ne cave le mane, togliendo per nota ordinatamente li allogiamenti tucti et li soldati lì sonno allogiati per ciascuno et li cavalli et le boche vive et lista de tucte. Gentile se ne [ 148v] poterà vinire cum essa et in tucto partirse de lì benché nui li scrivimo et tu restarai ad provedere ad quanto occurrerà alla giornata et siamo contenti che per lo tuo vivere te toglie quolibet mense fiorini vinticinque de Milano per fine haveray ad far dimora lì né ni prendesse più uno bagatino che ce rencresciria. Lassarai stare lo suo allogiamento ad Michele da Marliano per fino non te scrivimo altro. Ad Francisco da Diano habiamo risposto nuy et cussì li poteray dire anchora ti che non se inpaci de torre quilli balestrieri, perché li habiamo facto richiedere nuy, li quali venendo, vederay de allogiarli. Data Mediolani, xxiiii aprilis 1451.
Mandarace anchora per nota li allogiamenti restaranno vacui et quanti cavalli per caduno.
Andreas Fulgineus.