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65. Francesco Sforza al podestà di Piacenza 1451 gennaio 13 Milano

Francesco Sforza scrive al podestà di Piacenza di richiamare in vigore la disposizione sul rifacimento dei ponti e delle strade in quel distretto e anche sulla reintegrazione dei possedimenti usurpati dalla morte di Filippo Maria Visconti in qua.

Potestati Placentie (1).
Se recordiamo altra fiata cum bona maturacione havere ordinato et mandato in scripto ali officiali de quella nostra cità la forma et modo dela refectione di ponti et strate guaste in quello districto et etiam la reintegracione dele ville usurpate indebite d'essa cità dala morte del'illustrissimo quondam signore duca passato in qua, ma per la sopravenusta (a) peste li dicti officiali non hanno possuto exequire questa nostra intencione et ordinacione. Confidandoce adoncha dela fede et dilligencia vostra in le cose pertinente al stato nostro, volemo et commettemo che essa nostra ordinacione, inserta in li statuti de quella nostra cità, exequati punctualmente et a quella diati debito fine segondo la forma descripta in essa et cum quello più presto et habile modo ve parirà, participando per d'ogni cosa cum li Maystri del'intrate nostre extraodinarie. Mediolani, xiii ianuari 1451.
Cichus.


(a) Così in A.

(1) Non identificato (la carica è segnalata in SANTORO, Gli uffici, p. 489, ma dal 1451 agosto 1).