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650. Francesco Sforza al podestà di Fiorenzuola d'Arda 1451 aprile 27 Milano

Francesco Sforza informa il podestà di Fiorenzuola d'Arda che l'uomo d'armi Foresto da Caglie è reo confesso dell'assassinio di Giovanni da Seratico e di un suo famiglio oltreché del furto di cavalli, denari e robe dell'ucciso. Vuole che oltre a fare avere a Leonardo, fratello di Giovanni, quanto era del fratello, si ordini allo stesso Leonardo di restituire all'oste un ronzino leardo, che questi diede a Foresto.

[ 150v] Potestati Florenzole.
Ali dì passati un homo d'arme tristo, scelerato e cativo, se demanda Foresto da Caglie, commise homicidio et assasinamento in la persona del nobile Iohanne de Seratico et uno suo famiglio, et, amazatogli, gli tolse li cavalli, dinari et altre robbe, como ha largamente confessato al podestà di Casale, dove nuy l'avemo facto sostinire; et perché fra l'altre cose dice che menò dicto Foresto lì a Fiorenzola uno ronzino morelecto balzano da tri pedi, cun stella in (a) fronte, et lassollo asieme cum uno paro de bulze ad uno hostiero lì, como più apieno serai informato da Leonardo da Saratico, fratello del dicto quondam Iohanne, aut da suo messo. Volimo che subito informato de questo faci restituire al prenuminato Leonardo aut a suo messo el dicto cavallo et bulze, restituendo perhò dicto Leonardo a tale hostiero uno ronzino leardo quale hebbe Foresto da lui. Fa aduncha quanto te havimo dicto senza viruna dillatione. Data Mediolani, xxvii aprilis 1451.
Cichus.


(a) Segue fore depennato.